Secondo una scoperta fatta dalle riviste americane, TikTok e altre App accedono agli appunti del nostro smartphone. Ecco cosa succede.
Conosciamo TikTok come il celebre social media mobile amato dai più giovani. Ma oltre a questo, si tratta di una importante azienda che, storicamente, ha sempre sollevato qualche dubbio nelle proprie politiche per la gestione della privacy e dei dati degli utenti.
Insomma, il fatto che TikTok arrivi alla cronaca per problemi di sicurezza non è una novità. Ma in questo caso non si tratta di un problema tecnico isolato, bensì di una pratica che è emersa e che coinvolge anche numerose altre applicazioni.
TikTok (e altre applicazioni) leggono gli appunti del nostro smartphone
Il tutto nasce da una caratteristica di iOS 14, la versione del sistema operativo per dispositivi mobili Apple lanciato nel secondo trimestre del 2020. In pratica, iOS 14 avvisa gli utenti quando una App accede agli Appunti dello smartphone.
Partendo da questa caratteristica, il celebre sito Ars Technica ha stilato una lista, di App che accedono agli appunti una volta aperte. Al momento la lista conta 53 applicazioni, ma viene aggiornata continuamente. Tuttavia gli utenti hanno scoperto che TikTok fa molto di più. Infatti controlla gli appunti ogni pochi caratteri digitati, come spiegato in questo tweet:
Le dichiarazioni ufficiali dopo la scoperta
Dopo la scoperta di questa curiosa pratica, un portavoce di TikTok ha dichiarato al celebre sito The Verge che si tratta di una funzione pensata per proteggere dallo spam, e che verrà rimossa nella prossima versione della App. Per la verità, sembrerebbe che fosse già nell’aria da tempo l’idea di rimuovere questa funzione dall’applicazione, anche se non era mai stata data una scadenza precisa.
Questa notizia ha comunque sollevato diversi dubbi in merito alla legittimità delle operazioni effettuate dalle App. Certo, alcune hanno ottime ragioni per farlo (per esempio i browser Internet ci portano direttamente a un eventuale indirizzo presente negli Appunti). Ma in ogni altro caso la scelta non è esattamente così chiara.
Quello che possiamo augurarci è che la scoperta di questa pratica poco trasparente convinca sempre più sviluppatori a rinunciare, quando non è strettamente necessario.
Fonte foto copertina: https://newsroom.tiktok.com/